Nozioni di Ortodinamica

Alimentazione posturale idonea allo sport

Negli ultimi tempi, abbiamo visto, come l’alimentazione umana, sia considerata sempre più, in relazione alle determinazioni, sia di peso che di prestazioni ed efficientamento energetico. Vogliamo qui fare una premessa, per una presa in carico della questione, più dettagliata, in articoli a venire. Il canale alimentare, parte dalla bocca, scende in esofago, entra nello stomaco, esce nell’intestino e si divide in una parte entra nel sangue e altra che viene escreta.Ogni tratto del canale alimentare, è caratterizzato da 2 intenzioni operative, una meccanica, e l’altra chimica.Le 2 intenzioni, si influenzano a vicenda per il buon funzionamento del tutto; avremo quindi che: Gonfiore: il problema culturale da risolvere se ci svegliamo, con un dito gonfio, subito cerchiamo la causa, la diagnosi, la cura. Se abbiamo l’addome gonfio, e schiacciamo il gonfiore, con dolore, ci passiamo sopra, perchè non consideriamo la possibilità di intervenire sulle cause. Un addome che si presenta gonfio, prominente, non desta tanta preoccupazione, come un dito gonfio. Consideriamo l’aumento di volume addominale, come in taluni casi, un sinonimo di salute; e se si vuole intervenire a ridurlo, lo si fa per l’estetica. Distinguiamo, 2 situazioni reattive, derivate da alimentazione non corretta, che si possono vedere immediatamente: Nel primo caso, diciamo, che il soggetto, produce adipe, da eccesso di ingestione e il suo metabolismo lo deposita con attività regolare, a scopo riserva energetica. Nel secondo caso abbiamo reazione infiammatoria, determinata da alterazione biochimica delle reazioni digestive, con ritenzione di acqua e aumenti di calibro intestinale da infiammazione. In entrambi i casi, lo squilibrio di massa e di peso, determina alterazione della postura. É subito deducibile, che un addome perennemente gonfio, non lasci spazio, ad una geometria corretta sul rachide; come è subito deducibile che una massa flaccida che trascina in basso e avanti la colonna, prelude a danni scheletrici gravi, nel tempo. Quindi ne va dedotto, che se ho un “pallone che preme o pesa davanti alla colonna, questi; diventa un ostacolo, ad eventuali tentativi di rieducazione posturale. Quindi la postura corretta, vuole una alimentazione corretta. L’analisi della postura passa anche per considerare il sovrappeso o l’alterazione di volume addominale per infiammazione e ritenzione idrica. Regole semplici per alimentarsi Consideriamo i principi nutritivi alla fonte: Il tutto, deve rispettare ordine cronologico e di affinità nel pasto ed essere presente nell’arco della settimana. Principi di fisiologia Consideriamo: Va da se che se mangio in orari sbagliati determinate qualità di cibo, anche se nobile, questo, si trasformerà in adipe se quando arriva nel sangue, sto dormendo. Possiamo dire, che nell’addome, abbiamo un secondo cervello che organizza l’alimentazione, per il meglio, e in tutti i modi possibili. Solo che il meglio, in determinate condizioni di alimentazione è creare gonfiore, stanchezza e limitazione di movimento. Principi base per alimentarsi dividiamo l’alimentazione in 3 grandi gruppi di composizione e funzione Proteine mattoni della struttura, composte da aminoacidi, i quali sono di 2 tipi, A essenziali,  non prodotti dal corpo B non essenziali, o sintetizzabili dal metabolismo umano dalla assimilazione generale delle proteine. Carboidrati o zuccheri, che servono alla energia e sono di 2 tipi; semplici o che si bruciano subito e complessi, che liberano energia lentamente e per lungo periodo. Lipidi o grassi, che compongono, la membrana cellulare, fungono da deposito energetico, protezione termica, veicolano principi, liposulubili (es: Vitamine ADEK). Questi grandi gruppi, devono comporre l’alimentazione umana, in pertinenza alla necessità energetico/plastica dell’individuo. Ci sono poi; Vitamine e minerali, che fisiologicamente fungono da arricchenti alimentari, e presiedono alla giusta biochimica nella sintesi metabolica. Alimenti di scarsa qualità. Ne sono sprovvisti limitatamente per i fabbisogni. Nello sport, è fondamentale non sbagliare, perchè se si induce una carenza o un eccesso di qualsivoglia elemento, i tempi di aggiustamento compensativo, fanno interrompere la performance sportiva. es. classicissimo: bere acqua e zucchero ( carboidrato semplice ) in uno sport di durata. Questo darebbe una fiammata per pochi minuti ed un esaurimento successivo delle forze. Altro es: affrontare allenamenti muscolo attivi, con catabolismo muscolare importante, senza una giusta dose di alimento proteico a disposizione.Impoverirebbe la massa muscolare che in neoglucogenesi ( trasformazione della proteina in zucchero) si impoverisce. In sport di carattere, ovvero in quelli dove si fa sul serio, spesso l’alimentazione anche se curata, non è sufficiente a supportare le necessità. Si deve ricorrere alle integrazioni. GDM, lo sa e si occupa con il comitato scientifico di selezionare alla fonte i prodotti maggiormente garantiti, per qualità e controllo. Il metabolismo, si divide in 2 essenziali “dipartimenti” Queste 2 attività, sono sempre bilanciate in relazione al fabbisogno pertinente alle attività svolte. Se mi alleno con i pesi, porto in catabolismo parte dei miei muscoli, per creare poso all’anabolismo successivo. Se sono capace di avere durante la fase anabolica i nutrienti di bisogno, i miei muscoli si ricostituiranno più forti in relazione all’esigenza determinatasi dallo sforzo allenante. Se non avrò nutrienti disponibili nel sangue, la ricostruzione produttiva, non avverrà, ma ci sarà una ricostruzione o come prima o se si sarà verificato un catabolismo importante, la ricostruzione, sarà in relazione e quindi avrò un muscolo più debole. Spesso, con la legge delle 3 e delle 8 ore, si fa fatica ad essere presenti nelle fasi di esigenza metabolica con tutti i nutrienti di bisogno ed allora si ricorre all’integratore.   L’integratore, serve in 2 casi: Es: se mi servono tante proteine (perché demolisco i miei muscoli quotidianamente con lavoro anaerobico ) quante contenute in 5 kg di carne, vuol dire che o le prendo integrate di sintesi, oppure non potrò digerire a lungo tutta quella carne. Altro es: se devo fare una corsa, pesante, per il continuo cambio di terreno, di lunga durata, sarà complicato arrivare alla partenza con il giusto carico di glucosio a disposizione, senza che 10 minuti prima non assumo carboidrati complessi integrati. Da questo preambolo introduttivo alla alimentazione posturale, dobbiamo dedurre, che: una buona postura, favorisce le prestazioni sportive;una buona alimentazione favorisce geometricamente la struttura posturale una buona postura che assomma una buona alimentazione, determina il risultato sportivo di livello per avere una alimentazione posturale