6 Ottobre 2025

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Il cervello: dalla postura agli aspetti neurologici

Abbiamo imparato che la postura corretta è un fattore più neurologico che strutturale. Per tanto mi pareva utile dare nozioni di medicina clinica sul cervello. Il peso del cervello è di kq 1,5; è formato da 100 miliardi di neuroni più altrettante cellule gliali. Ci sono 100 mila forme di neuroni. Tendenzialmente queste cellule hanno il corpo con nucleo e i ribosomi. La Cellula nervosa lavora solo in ambiente ricco ossigeno, ha ramificazioni o dendridi che fanno sinapsi, ( (Giunzione ) con gli assoni che trasportano il segnale nervoso. Quasi tutti assoni sono mielinici, la cui guaina formata da membrana di oligodendrociti. L’ Impulso salta da nodo di ranvier ad altro in microsecondi. L’Impulso arriva in periferia dove l’assone si divide in branche che si connettono con muscoli con il sistema endocrino ecc Reti neuornali Plasticità, è un vecchio dogma, ch vuole l’individuo nasce con 100 milairdi di neuroni che restano inalterati nel numero e poi piano piano muoiono. Quindi si considerava una struttura fissa fino a anni 80. Successivamente questo venne superato per 2 cose; Si è visto, per tanto, che il cervello in base alle esperienze elaborate, può modificare le reti neuronali e crearne altre in plasticità. Quindi abbiamo una capacità adattiva a situazioni ( condizione che rimane anche in età avanzata. ) Il Cervello si deve tenere in attività come un muscolo, se no degenera. Le reti cambiano perché neuroni possono creare nuovi alberi dendiridici e gli assoni variando le strade di connessione relativamente alle richieste. Un campo non strettamente attinente ma importante è che a questo punto della ricerca cogito ergo sum, il cervello che studia se stesso.Lo fa con metodo scientifico sperimentazione, cerca nesso causa effetto. Una teoria scientifica formula principi, se la realtà risponde sempre a quei principi, vuol dire che teoria è valida. Ma una teoria è scientifica se uno di questi principi non viene rispettato dalla realtà, quindi se la realtà non collima quella teoria non è più valida = falsa. Le teorie che si adattano alla realtà non sono teoria scientifica.Si può dire che il cervello studia se stesso attraverso gli schemi chi si è creato e che le scienze cognitive studiano cervello, attraverso di esse si arriva a strategie terapeutiche e farmaci nuovi. Risonanza magnetica nucleareQuando si attiva un area del cervello, questa lavora di più e i neuroni consumano più ossigeno e maggior sangue, attraverso lo studio di quanto viene consumato vediamo la zona-e attivata. Rappresentazione delle funzioni dinamica. Nell’800 la mappatura delle aree del cervello era topografica e statica e ogni area corrispondeva a una funzione.Oggi si è modificato questo concetto di staticità, non vi è più una rappresentazione statica o topograficamente prestabilita, il Cervello lavora sempre policentricamente, e si può modificare nel tempo. Cervelli simili che elaborano percezioni e risposte, quindi che ci coinvolgono, più o meno tutti, allo stesso modo, danno una realtà condivisa; quasi ma non si sa cosa sia la realtà, in realtà! La nostra realtà è la rappresentazione del nostro cervello, condivisa con altri cervelli simili. E l’uomo si è sviluppato sulla base di questa relazione tra cervelli e con ambiente, che operano in modo simile. Neuronantomia: cenni sull’equilibrio di massa Scatola cranica ha un contenuto di 1200 – 1500 C3, con forame magno alla base. Dentro cranio ci sono tre componenti 1 parenchima cerebrale, 2 il liquor e 3 il sangue, queste tre componenti sono in equilibrio dinamico. Sangue entra e esce propulso dalla sistole e dalla diastole cardiaca, mentre il parenchima resta sempre lo stesso; il liquor viene continuamente formato nei plessi coroidei dentro i ventricoli, circola tra cranio e canale spinale in 90 ml. viene assorbito nei villi aracnoidei e assorbito nel circolo venoso. Le tre componenti stanno alla stessa pressione a 10 – 12 mL di mercurio o cm di acqua. Se una o più delle tre componenti aumenta di volume, aumenta la pressione dentro cranio e se aumenta una altra si deve ridurre. L’ipertensione endocranica si manifesta quando si superano 10 -12 mL di mercurio. Come fanno ad aumentare le singole componenti? Il parenchima può aumentare solo in 2 modi, o perché ci sono più cellule ( tumore primario e cellule portate da altro sito ) o edema. Edema aumento di liquidi del parenchima. Tipologia di edemi: 1 vasogenico e 1 citotossico. Vasogenico è il più frequente, trattasi di accumulo nello spazio intercellulare di più acqua, o trasudazione del plasma sanguigno e aumento di liquido. Citotossico; accumulo di liquido, ma non nell’interspazio cellulare, ma nella cellula. la quale si ammala, alterando la pompa sodio potassio, e quindi si ha maggiore acqua nell’interno della cellula. Esempi di eziopatogenesi nei due edemi cerebrali. Edema vaso genico = contusione cerebrale, un pezzo di cervello contuso da edema vaso genico. Edema citotossico = ingestione di funghi velenosi da epatopatia tossica che cambia metabolismo nel cervello e si gonfiano le cellule. Se un edema vaso genico perdura si trasforma in edema citotossico. Liquor Formato sempre alla stessa quantità e assorbito sempre alla stessa quantità. Circola nei ventricoli. Il Liquor aumenta di volume quando si sporca, es di sangue, o per meningite che immette cataboliti, e di conseguenza perde fluidità, rallenta la circolazione ma con la produzione che rimane la stessa e quindi con produzione inalterata e assorbimento rallentato, aumenta di volume.Oppure vi è aumento di volume, quando si formano dighe e laghi o idrocefalo, il liquor in barriera con lago poi, può formare più ventricoli fino a tetra ventricoli, o si inceppa assorbimento, ma anche qui la produzione non varia, e quindi aumenta liquor esitando in Idrocefalo. Rarissimamente per un tumore del cervello può portare aumento liquorale, questo è il papilloma dei plessi coroidei. Sangue Traumi, tumori, patologie vascolari, possono alterare le masse cerebrali e determinare problemi, sia cognitivi che motori e insieme. Il cervelletto Il cervelletto, è posto come da fotografia, Il cervelletto svolge la sua funzione primaria nel controllo dei movimenti. È coinvolto anche in funzioni cognitive, quali l’attenzione, la memorizzazione e il linguaggio, nonché nella regolazione delle risposte alla paura o al piacere.  Una

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Alimentazione posturale idonea allo sport

Negli ultimi tempi, abbiamo visto, come l’alimentazione umana, sia considerata sempre più, in relazione alle determinazioni, sia di peso che di prestazioni ed efficientamento energetico. Vogliamo qui fare una premessa, per una presa in carico della questione, più dettagliata, in articoli a venire. Il canale alimentare, parte dalla bocca, scende in esofago, entra nello stomaco, esce nell’intestino e si divide in una parte entra nel sangue e altra che viene escreta.Ogni tratto del canale alimentare, è caratterizzato da 2 intenzioni operative, una meccanica, e l’altra chimica.Le 2 intenzioni, si influenzano a vicenda per il buon funzionamento del tutto; avremo quindi che: Gonfiore: il problema culturale da risolvere se ci svegliamo, con un dito gonfio, subito cerchiamo la causa, la diagnosi, la cura. Se abbiamo l’addome gonfio, e schiacciamo il gonfiore, con dolore, ci passiamo sopra, perchè non consideriamo la possibilità di intervenire sulle cause. Un addome che si presenta gonfio, prominente, non desta tanta preoccupazione, come un dito gonfio. Consideriamo l’aumento di volume addominale, come in taluni casi, un sinonimo di salute; e se si vuole intervenire a ridurlo, lo si fa per l’estetica. Distinguiamo, 2 situazioni reattive, derivate da alimentazione non corretta, che si possono vedere immediatamente: Nel primo caso, diciamo, che il soggetto, produce adipe, da eccesso di ingestione e il suo metabolismo lo deposita con attività regolare, a scopo riserva energetica. Nel secondo caso abbiamo reazione infiammatoria, determinata da alterazione biochimica delle reazioni digestive, con ritenzione di acqua e aumenti di calibro intestinale da infiammazione. In entrambi i casi, lo squilibrio di massa e di peso, determina alterazione della postura. É subito deducibile, che un addome perennemente gonfio, non lasci spazio, ad una geometria corretta sul rachide; come è subito deducibile che una massa flaccida che trascina in basso e avanti la colonna, prelude a danni scheletrici gravi, nel tempo. Quindi ne va dedotto, che se ho un “pallone che preme o pesa davanti alla colonna, questi; diventa un ostacolo, ad eventuali tentativi di rieducazione posturale. Quindi la postura corretta, vuole una alimentazione corretta. L’analisi della postura passa anche per considerare il sovrappeso o l’alterazione di volume addominale per infiammazione e ritenzione idrica. Regole semplici per alimentarsi Consideriamo i principi nutritivi alla fonte: Il tutto, deve rispettare ordine cronologico e di affinità nel pasto ed essere presente nell’arco della settimana. Principi di fisiologia Consideriamo: Va da se che se mangio in orari sbagliati determinate qualità di cibo, anche se nobile, questo, si trasformerà in adipe se quando arriva nel sangue, sto dormendo. Possiamo dire, che nell’addome, abbiamo un secondo cervello che organizza l’alimentazione, per il meglio, e in tutti i modi possibili. Solo che il meglio, in determinate condizioni di alimentazione è creare gonfiore, stanchezza e limitazione di movimento. Principi base per alimentarsi dividiamo l’alimentazione in 3 grandi gruppi di composizione e funzione Proteine mattoni della struttura, composte da aminoacidi, i quali sono di 2 tipi, A essenziali,  non prodotti dal corpo B non essenziali, o sintetizzabili dal metabolismo umano dalla assimilazione generale delle proteine. Carboidrati o zuccheri, che servono alla energia e sono di 2 tipi; semplici o che si bruciano subito e complessi, che liberano energia lentamente e per lungo periodo. Lipidi o grassi, che compongono, la membrana cellulare, fungono da deposito energetico, protezione termica, veicolano principi, liposulubili (es: Vitamine ADEK). Questi grandi gruppi, devono comporre l’alimentazione umana, in pertinenza alla necessità energetico/plastica dell’individuo. Ci sono poi; Vitamine e minerali, che fisiologicamente fungono da arricchenti alimentari, e presiedono alla giusta biochimica nella sintesi metabolica. Alimenti di scarsa qualità. Ne sono sprovvisti limitatamente per i fabbisogni. Nello sport, è fondamentale non sbagliare, perchè se si induce una carenza o un eccesso di qualsivoglia elemento, i tempi di aggiustamento compensativo, fanno interrompere la performance sportiva. es. classicissimo: bere acqua e zucchero ( carboidrato semplice ) in uno sport di durata. Questo darebbe una fiammata per pochi minuti ed un esaurimento successivo delle forze. Altro es: affrontare allenamenti muscolo attivi, con catabolismo muscolare importante, senza una giusta dose di alimento proteico a disposizione.Impoverirebbe la massa muscolare che in neoglucogenesi ( trasformazione della proteina in zucchero) si impoverisce. In sport di carattere, ovvero in quelli dove si fa sul serio, spesso l’alimentazione anche se curata, non è sufficiente a supportare le necessità. Si deve ricorrere alle integrazioni. GDM, lo sa e si occupa con il comitato scientifico di selezionare alla fonte i prodotti maggiormente garantiti, per qualità e controllo. Il metabolismo, si divide in 2 essenziali “dipartimenti” Queste 2 attività, sono sempre bilanciate in relazione al fabbisogno pertinente alle attività svolte. Se mi alleno con i pesi, porto in catabolismo parte dei miei muscoli, per creare poso all’anabolismo successivo. Se sono capace di avere durante la fase anabolica i nutrienti di bisogno, i miei muscoli si ricostituiranno più forti in relazione all’esigenza determinatasi dallo sforzo allenante. Se non avrò nutrienti disponibili nel sangue, la ricostruzione produttiva, non avverrà, ma ci sarà una ricostruzione o come prima o se si sarà verificato un catabolismo importante, la ricostruzione, sarà in relazione e quindi avrò un muscolo più debole. Spesso, con la legge delle 3 e delle 8 ore, si fa fatica ad essere presenti nelle fasi di esigenza metabolica con tutti i nutrienti di bisogno ed allora si ricorre all’integratore. L’integratore, serve in 2 casi: Es: se mi servono tante proteine (perché demolisco i miei muscoli quotidianamente con lavoro anaerobico ) quante contenute in 5 kg di carne, vuol dire che o le prendo integrate di sintesi, oppure non potrò digerire a lungo tutta quella carne. Altro es: se devo fare una corsa, pesante, per il continuo cambio di terreno, di lunga durata, sarà complicato arrivare alla partenza con il giusto carico di glucosio a disposizione, senza che 10 minuti prima non assumo carboidrati complessi integrati. Da questo preambolo introduttivo alla alimentazione posturale, dobbiamo dedurre, che: una buona postura, favorisce le prestazioni sportive;una buona alimentazione favorisce geometricamente la struttura posturale una buona postura che assomma una buona alimentazione, determina il risultato sportivo di livello per avere una alimentazione posturale idonea

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Alimentazione posturale nello sport – parte 2

L’importanza del giusto collocamento della massa viscerale, relativo anche al giusto dinamismo di tutto il canale alimentare. Riprendiamo l’argomento alimentazione, dando consigli utili per la formulazione dei pasti, utili a supportare uno stato di salute, fisico e posturale. La cavità addominale, accoglie i visceri, la cui massa, ha una influenza sulla postura limitatamente al peso e all’ingombro. Peso e ingombro sono strettamente in rapporto, con lo spazio e il bilanciamento pelvico. Abbiamo accennato la volta scorsa a questo, ed ora lo riprendiamo per qualificare l’importanza del giusto collocamento della massa viscerale, relativo anche al giusto dinamismo di tutto il canale alimentare. Già dagli studi fatti dalla fisioterapista Francoise Mazzieres, per la messa appunto del relativo ed omonimo metodo di rieducazione pasturale, si sapeva che la massa viscerale aveva un influsso molto incidente sull’equilibrio posturale. Dello stesso studio, è la constatazione, che una proiezione in avanti del capo, determina un coinvolgimento assiale che altera l’attività muscolare dei muscoli quadricipiti, i quali perdono necessità di tenuta in tono, e si indeboliscono. Possiamo dire, che un addome con lo scivolamento dei visceri ad impattare contro la parete addominale, vede quasi sempre per effetto di un aggiustamento assiale, una testa sproiettata anteriormente, e muscoli quadricipiti, glutei, poco tonici, con ischio peroneo tibiali retratti per attività di compensazione in tenuta statica. Tale esito, determina inefficienza prestativa, con limitazione di movimento e predisposizione all’aumento di peso, e infortuinio. Un comparto viscerale che funziona bene, vede, ingestione di cibo pertinente per qualità e quantità alle esigenze caloriche. La peristalsi addominale, è un incessante movimento di progressione che, nel suo transito vede recupero e rilascio di acqua, passaggio di nutrienti nel sangue ed escrezione delle masse di scarto. Tutto dovrebbe svolgersi, in uno spazio coerente con le esigenze di operatività. Ma un errore di ingestione di quantità e qualità dei cibi, porta a transito intestinale problematico, con assorbimento di acqua spesso eccessivo, spostamento della massa anteriormente, che vede i gomiti o anse viscerali, ridursi di calibro a favorire ristagni, con relative infiammazioni e patologie annesse. Specialmente il Colon, nel suo ascendere, attraversare e scendere dall’addome, se non è correttamente disteso nella cavità addominale, risente della meccanica di transito scorretta e si infiamma. In modo estremamente caricaturale, per dare l’idea: si pensi ad un tubo per irrigare, che se è avvolto in modo da non contorcersi a ridurre il calibro di transito, porta acqua con regolare velocità, pressione e quantità, mentre se si contorce nel tragitto, si altera la portata, e aumenta la pressione in alcuni punti, rendendo inefficace il transito, e a rischio la struttura compressa. Quindi, la legge delle 3 e delle 8 ore è fondamentale, come fondamentale è il corretto apporto idrico che in condizioni di normalità va da 6, 8 bicchieri di acqua al giorno. La giusta composizione del pasto, in relazione alla cronologia di somministrazione, relativamente ai fabbisogni energetico plastici è l’altra condizione da rispettare. Una condizione particolare, che spesso viene ignorata, è anche la selezione dei cibi, in base a fattori di produzione, confezionamento e conservazione. Quindi si scelgano smerci, dove c’è consumo, dove le condizioni di conservazione sono rispettate, e si scelga alimenti il più possibile conosciuti dalle etichette. Una grossa mano a sopperire ad eventuali carenze di nutrimento, specialmente nello sport, la danno integratori. Gli integratori Gli integratori, devono, necessariamente essere di buona qualità, notificati al ministero della salute, e usati secondo le individuali necessità, e non sulla base di indicazioni generali. Oggi elenchiamo i principali nutrienti integrativi e a cosa servono. Tutto deve essere introdotto continuamente, in funzione del proprio fabbisogno al fine di non determinare carenze o esuberi. Calcolare la quantità di integratori Dopo aver calcolato il proprio fabbisogno giornaliero, in base alla calorie necessarie, per le attività connesse, siano esse lavorative che sportive, di deve valutare: Consideriamo uno sportivo in attività anaerobica; uno sportivo in attività aerobicaun soggetto in età adulta / avanzata. Indicativamente, un soggetto in attività anaerobica, necessita di una quota proteica più alta del normale, perché ha una distruzione plastica maggiore.Tale quota proteica, deve essere disponibile al momento anabolico, del metabolismo, ovvero dopo 2 ore dalla fine della prestazione. Qui, spesso è complicato far trovare nel sangue al momento opportuno gli elementi disponibili. Quindi, ecco una necessità integrativa; ad esempio con l’assunzione di aminoacidi immediatamente dopo l’allenamento, o l’ingestione di preparati proteici 4/5 ore prima dell’allenamento. Ad una integrazione proteica, deve seguire una giusta integrazione minerale e vitaminica, ed enzimatica. Per un soggetto in attività aerobica, non è necessaria una grande quantità di nutrienti proteici, tuttavia una assunzione di aminoacidi ramificati prima della prestazione, è indicata per evitare la perdita di massa muscolare. Qui si deve fare attenzione agli zuccheri, che devono esser biodisponibili nel momento della prestazione, in forma complessa. L’utilizzo di preparati per il prima e durante, che vedano assunzione di carboidrati complessi è indicato. Soggetto in età avanzata; ha un grande problema nei processi digestivi, che non sono più molto efficienti, quindi una quotidiana assunzione di buoni preparati proteici vitaminizzati, aiuta a preservare la massa muscolare, e limitare l’ingerire cibo da masticare, e digerire. Sempre in soggetto non più giovanissimo, dobbiamo oltre che curare l’alimentazione, anche stare attenti all’apporto idrico, che non deve mai essere deficitario. Va eliminato il sale e lo zucchero raffinato. Senza sale e senza zucchero, la vita, avrebbe forse meno sapore, ma anche meno problemi e patologie. È ormai di dominio comune che zucchero, e sale, siano, oltre un imbroglio organolettico, anche la maggior fonte di malattia per il maggior smercio di farmaci. Si può non salare gli alimenti? Si si può! L’acqua di mare ad uso alimentare ( non andate a prenderla al mare, perché è demaniale; qualcuno capì a suo tempo che il sale era da far divenire monopolio di stato e quindi il mare non poteva che essere demaniale ) Il potere salante dell’acqua di mare, è molto alto, pur contenendo una part piccola di cloruro di sodio ( comune sale da cucina ) perché disciolti nelle acque marine, abbiamo diversi minerali, capaci di conferire potere salante. Non a caso si comincia a trovare, pane con acqua di

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