Artrocinematica e osteocinematica nella postura durante l’allenamento

Un bravo tecnico, conosce la differenza tra artrocinematica e osteocinematica, quando prepara protocolli di allenamento per i suoi allievi. In un movimento di un arto, abbiamo una proiezione di posizioni finali, o dette osteocinematiche e una proiezione prossimale di movimento dentro l’articolazione detta artrocinematica.

Un gesto atletico o un movimento qualsiasi, può risultare efficiente efficace e corretto nello spazio dove si proietta, ma avere una proiezione intra articolare scorretta. 

Posso lanciare una palla con la mano, in una traettoria perfetta, con una articolazione che lavora male; questo è il sunto. 

La proiezione del movimento in artrocinematica deve obbedire a leggi di scivolamento, rotolamento e aggiustamento rotatorio, per affrontare i capi articolari al riparo da pressioni maldistribuite sulle superfici cartilaginee. 

Se vediamo la figura sotto; nel blu abbiamo la concavità di accoglimento del capo articolare convesso verde e tra la concavità e la convessità uno spazio rosa, che è la cartilagine. 

Se il capo articolare verde gira sullo stesso centro della concavità blu, lo spazio cartilagineo è equamente rispettato nello spazio e nelle pressioni; ma se il capo articolare verde esce dal centro di rotazione condiviso, la testa monta e va a premere sulla parte finale nel movimento. 

Se fosse una spalla sarebbe conflitto sub-acromiale, se fosse  un ginocchio o anca, che gira fuori centro, determinerebbe a lungo andare cavità nelle cartilagini, con erosione ossea e tutto ciò che ne segue. 

Se ci fosse un perno a tenere in sede centrale le strutture, non ci sarebbero erosioni cartilaginee; ma un perno non può esserci, perché il movimento non avviene su un asse e su un piano, e quindi per tenere in centro una articolazione, bisogna che muscoli e legamenti siano capaci di distribuire tensione e barriere per tenere articolazione centrata. Non si può imperniare una sfera e pretendere che questa giri in ogni lato.

Il problema delle degenerazioni osteo articolari sta tutto qui:

  1. perdita di assialità posturale
  2. modificazione dell’artrocinematica con articolazioni che girano fuori dal centro per non coesione strategica delle tensioni muscolo attive e legamentarie.


Negli ultimi anni, si è vista un incremento dell’uso di acido ialuronico infiltrato intra rticolare; questa tecnica, permette visco implementazione intra capsulare per tenere lubrificati in qualche modo i capi articolari in lesione artrocinematica, ma; tale pratica, ha un limite di tempo, dato dall’assorbimento del liquido infiltrato e richiede continui richiami.
Ma alla fine l’articolazione se non ri – centrata, continua a erodersi con inevitabile proposta di endoprotesi articolare. 

Sono convinto che se si comprendesse il valore di una buona postura per far lavorare le articolazioni in modo artocinematicamente corretto, molti interventi e sofferenze e spese sanitarie – sociali, non ci sarebbero. 

Sarà argomento di specificazione ulteriore più avanti di come una articolazione concavo convessa deve muoversi con il roll slide e spin; rullio scivolamento e aggiustamento rotatorio e come scoprire se vi sia un blocco di una o più dinamiche.

Qui mi basta far passare il concetto che:

  • un piede ( organo di senso ) che impatta e va in propulsione corretta su un suolo sconnesso, come può essere il terreno non pavimentato, chiama in causa il cervello per una serie di attenzioni che regolano lo svolgimento articolare degli arti inferiori e della colonna.
  • Se in marcia sappiamo creare una routine strategicamente corretta per il treno prensile superiore, andiamo a determinare l’esigenza di autocorrezione di tutta l’ortodinamica. La ritmica corretta degli aggiustamenti posturali, nel ciclo passo istradata con esercizi specifici è fondamentale per allineare il movimento nelle 2 fondamentali dinamiche; osteo e artro cinematica Casa impossibile da fare ad es.. con esercitazioni a sovraccarico o in attrezzi vincolati. Un allenamento esclusivo e costante a sovraccarico, determina adattamenti muscolari, ma è incurante della salute articolare. 

Se si riesce a consapevolizzare dei concetti fin qui espressi, poi è relativamente facile comprendere il senso di esercitazioni a carico naturale, per la regolazione delle assialità posturali e la salute osteoarticolare.

Quindi l’esercizio fisico non va valutato solo nella osteo cinematica, ma anche in artrocinematica, e la giusta attivazione dei movimenti intra articolari, avviene solo se si cercano le assialità corrette dentro una postura di riferimento rispettata nelle sue sensibilità propriocettive. 

Per sintetizzare il concetto di questa lezione, possiamo dire che la postura è corretta non solo se si esprime in una proiezione cinematica giusta, ma serve che anche i movimenti intra articolari, ARTROCINEMATICA siano rispettati negli scivolamenti durante il “roll” con aggiustamenti di rotazione o spin, per distribuire pressioni eque sulle superfici articolari.

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Redatto e scritto da Giuliano Tomasotti – Fisioterapista 

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