Piede e postura corretta: capire l’elica podalica
Cercherò di dare quanto più possibile informazioni prendibili, sulla meccanica podalica e sulla sua importanza nella vita posturale, al fine di stimolare il giusto rispetto e considerazione per la salute del piede. Come già trattato precedentemente, definiamo, anche qui il piede come organo meccanico e di senso, nel dialogo neurologico con il cervello. La prima considerazione è che chi ha inventato l’uomo, non ha inventato le scarpe. Lo ha fatto a Sua immagine, con i piedi nudi, forse anche perché cemento, asfalto, e pavimentazioni erano assenti, nel paradiso terrestre. L’idea di rivestire il piede, per essere più veloci, per non sentire asperità del terreno, per lavorare, ha dato origine alle scarpe. Scarpe che sono divenute, per la maggior parte, rivestimenti estetici, a funzionali, e predisponenti a limitazioni della meccanica podalica con le conseguenti reazioni di sostegno inficiate. Maggiormente nella donna. Il piede si divede in 2 componenti funzionali: Elica podalica Si definisce Elica podalica la variazione tra l’asse articolare della astragalo calcaneare e quella delle articolazioni delle teste metatarsali ed è pari a 90°. L’elica podalica fisiologica esprime una corretta relazione tra piede statico e piede dinamico Il Piede e la trasmissione e ricezione neurologica La parte recettoriale nel piede, implicata nella reazione di sostegno si trova nel: # La volta plantare è priva di pressocettori implicati nella reazione di sostegno, quindi resta sollevata da terra, per dare contatto alle parti anatomiche recettorialmente attive. Una volta plantare poggiata a terra o piede piatto è un disastro per una postura corretta. Forma La volta nel piede ha una forma pressoché triangolare con 2 archi Quando le due volte sono in rapporto corretto il piede statico e quello dinamico si articolano correttamente attivando l’elica podalica. Alterazioni di forma, nel piede, determinano una rottura degli equilibri biomeccanici di tutto lo scheletro. L’elica podalica si attiva correttamente nel ciclo del passo se la morfologia ( forma corretta ) del piede non è compromessa. Una attivazione scorretta di questa componente podalica, pone seri problemi di informazione e ricezione di stimoli col cervello. Per questo, l’osservazione del piede è parte importante della valutazione posturale. Volendo tal volta la correzione dell’impatto podalico con solette individuali da interfacciare con il suolo a scopo integrativo e correttivo. Di solito si usa un podoscopio, ma è possibile fare il test della impronta anche su carte copiative di basso costo ed usa e getta. La forma deve essere bella, con dita e tutti gli appoggi corretti senza che la volta si veda poggiata. Osservare il piede nella sua forma e nell’impronta di impatto con il suolo, è già una mole di informazioni per agire nel creare protocolli di lavoro ginnico e ginnico rieducativo. Esame dell’impronta podalica con la valutazione del retro piede. È abbastanza complesso relazionare allineamento del retro piede con la corretta o scorretta impronta podalica. Mettiamo qui una scheda abbastanza esaustiva per comprendere le principali anomalie riscontrabili In sintesi Sotto la volta longitudinale, mancano i recettori di pressione e quindi è inutile che sia pressata e si vede al podoscopio. Quando accade è perché l’ordine posturale, non è completamente sotto controllo neurologico e il cervello suggerisce un impatto podalico slargato a ricercare superficie di appoggio compensativo, alla inadempienza dei recettori di pressione; è il caso del piede piatto. Il contrario del piede piatto è il piede cavo, che vede una impronta incompleta e spesso le dita non attivate. Anche qui manca la pressione su una buona parte delle superfici recettoriali, con incompleto dialogo con il cervello. A queste forme di appoggio si associano sempre adattamenti muscolo tendinei che implicano ulteriori disfunzionalità. La correzione plantare, non è un confort, ma è una modifica del “suolo” per incontrare la zona recettoriale ad attivare le pressioni per comuncare con il cervello. Anche qui le solette devono essere fatte su misura, perché non esiste una standardizzazione della correzione. Esistono però delle soluzioni standart di mezzo per incentivare l’appoggio, ma anche qui la scelta deve essere fatta bene. Altro test facilmente riproducibile, per modificazioni dell’impronta podalica è: valutare il soggetto in piedi o sotto carico e seduto o in scarico. Se da seduto il piattismo si annulla, vuol dire che non è ancora strutturato e si corregge con ginnastica. Se invece è strutturato, si consiglia sempre una soletta, magari morbida, di segnalazione per implementare le reazioni di sostegno posturali. Abbiamo qui in questa lezione ulteriormente specificato, come nel dialogo cervello – piede – cervello, la forma del piede e la sua immagine, siano determinanti per le reazioni di sostegno e la cooperazione con la colonna vertebrale. Quindi per finire questa lezione, in un ipotetica valutazione posturale di primo approccio, vediamo: Già qui comparando i dati si hanno molte informazioni; ad es se ho un retro pieve valgo e il soggetto si gira in marcia a occhi chiusi, probabilmente l’arto inferiore contro laterale è più lungo. Proverò in prima battuta a misurare gli arti e se confermata l’eterometria, andrà corretto il valgo del retro piede con soletta specifica e alzato l’arto contro laterale. Un soggetto così ha sempre compensazioni laterali della colonna con asimmetria del bacino. Vedremo esercizi di simmetrizzazione del bacino più avanti, per inserirli nelle routine di allenamento in forma correttiva e preventiva. Dismetrie torsionali Come detto, siamo divisi in 2 metà simmetriche e controllati da metà cervello contro laterale, a formare un centro verticale. Le anomalie posturali, sono spesso intese come alterazioni sul piano sagittale, o anteroposteriore, se questo può corrispondere a verità, tale verità è pero banale, e usare questa assunto per intervenire sulla postura è quantomeno ridicolo e squalificante. Qualsiasi perturbazione avvenga su un emisoma, la stessa, causerà sempre un andamento torsionale, con reazioni ed azioni controlaterali a salire e a scendere se porto una borsa a dx, il quadrato dei lombi di sx si attiverà per evitare la caduta laterale insieme ad altri muscoli, che per effetto delle cooperazione tra i due emisomi, avrà un admaneto a zig zag adduttore di sx, con piccolo e medio gluteo di dx; e così dal piede alla testa. Un tempo eccessivo di impegno
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